Sono uno freelance, artista e scrittore genovese, dopo avere lavorato al quotidiano Il SecoloXIX in qualità di tecnico, nel passaggio alle nuove tecnologie elettroniche nell'ambito dell'informazione, ho iniziato a scrivere diventando giornalista pubblicista.
Tantissimi miei scritti composti da lettere, articoli, libri e saggi vari sono raccolti in libri pubblicati su questo sito web, che potrete consultare e leggere in formato PDF.
Gli articoli con le lettere sono pubblicati nel libro: Raccolta articoli e lettere dal 1992 al 2022 Un libro di oltre 1000 pagine.
Ho collaborato diversi anni a mentelocale.it. Ora i miei articoli sono stati archiviati ma io sono riuscito a salvarne parecchi e pubblicarli insieme ad altri nel libro indicato.
Tantissime lettere mi sono state pubblicate da Beppe Severgnini su Italians - una rubrica del 'corsera' online. Altri articoli sono stati pubblicati dal web magazine WEMA.IT, facevo parte di una bella redazione che ha sfornato molti giornalisti.

Come promotore culturale ho collaborato con diverse case editrici genovesi presentando moltissimi autori. Ho animato poi il gruppo dei 'bookcrosser' genovesi e creato il primo Cafè Filo con Giusy Randazzo.
La mia vena artistica mi ha portato anche a sperimentare l'arte ceramica; dopo avere frequentato l'atelier prima di Gianni Pugno a Genova, e poi di Alberto Tobi ad Albisola, sono giunto ad una mia originale produzione di opere visibili su questo sito web.
Nel 2004 ho pubblicato il mio primo libro con Carroggio editore, La poesia come un accidente' che raccoglie, oltre a poesie, molti scritti pubblicati. Questo libro è ora scaricabile -come tutti gli altri- gratuitamente qui
In fondo è difficile descriversi e raccontare le moltissime cose che formano una vita. Io ho provato a raccontarmi. Non so quale impressione abbiate ricevuto di me...
Forse per conoscermi meglio sarà sufficiente leggere il libro La mia Sestri- una storia nella Storia
Non dovrei aggiungere altro lasciando a chi è interessato di scoprire da solo ancora qualcosa di me.

Qualcosa d'altro posso ancora dire di me? Cosa posso dire di me?
Che sono ricco poiché mi basta quello che ho.
Ancora ho più di quello che ho trovato. Sono nato in una famiglia povera e guardando indietro mi sento fortunato; sono riuscito a realizzare tante cose.
Di più conservo un'anima operaia: non mi tiro mai indietro nel fare, nel costruire, nell'affrontare delle fatiche fisiche e intellettuali.
Tutto questo mi porta ad amare la vita: a trovarla davvero bella e piena di gioie. D'accordo ci sono sempre dolori, sofferenze, ma al mio fianco trovo sempre qualcuno che è pronto a tenerti per mano.
Insieme agli altri puoi condividere tutto. Tutto quello che tu sei pronto a donare.
Grazie per la lettura