Le virtù di Rosy

La mia gatta Rosy mi fa pensare: sempre più pacifica, assomiglia a un asceta, un indù o un buddista. Che saggia a essere fiera e a escludere ogni coinvolgimento! Infatti, Rosy mi insegna a soffocare la partecipazione alle notizie date dalla televisione: ora s'inarca' si lecca i baffi, mi contempla un istante e poi si rigira. Non è come il cane che avverte gli stati d'animo dell'uomo, ne gioisce e ne dispiace: la mia gatta Rosy sa che tutto prima o poi passa e resta indifferente.
La sua vita interiore è fatta di tanti istanti discreti e non si preoccupa più di tanto. Non rimugina e la sua fattezza raggiunge l'equilibrio con l'inespressività: è un allenamento mistico.
Italia-Camerun 3 a o? Italia-Austria 2 a 1? Italia-Norvegia 1 a 0? Italia-Francia 3 a 4? Niente! Penso che truffa volere l'evento, essere al centro di un'attenzione che ci allontana dai mondi, dal cielo e dalle stelle.
Alla fine chi più di un anima le ci conduce all'Uno? Ci fa comprendere l'universo a cui egli e più vicino? Questo fa scoprire una chiave per la felicità: la condizione bestiale.
Posso dire più modestamente, come Byron del suo terranova, io della mia gatta: "dotata di tutte le virtù ma priva dei vizi umani".

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