PSICOANALISI

Vorrei sfatare un luogo comune che vuole la psicoanalisi adatta a persone con problemi psichici: la psicoanalisi è per tutti; per tutti quelli che hanno voglia e sentono di affrontare le fondamentali domande: “Chi sono?”- “Dove sto andando?”. Ecco la psicoanalisi può dare risposte. Anch'io ho fatto analisi, si psicoanalisi: ho raccontato di me, dei miei sogni, delle mie fantasie ad una analista; ma non sono matto, non ho problemi psichici: sono una persona di quelle definite normali anche se poi si inizia a comprendere, insieme a se stessi, come è poco normale la normalità comunemente intesa. La psicoanalisi è un viaggio per la comprensione di sé attraverso lo smantellamento di tutte le sovrastrutture, che ci siamo costruiti a difesa del nostro essere nascondendoci e negandoci la libertà di essere così come siamo: i soggetti della nostra vita. Questo, lo so, genera la paura di guardarci a fondo con umiltà e di accettarci con i nostri limiti e ombre. Si ha paura di trovare qualcosa di sé cattivo, impresentabile, da aborrire, invece… Scopriamo in tutto la grandezza di un atto d'amore. Nelle nostre private idiosincrasie, nei nostri gesti più strani, nel modo di essere nel bene e nel male, c'è la nostra complessa individualità, irripetibilità; c'è il segno di una interiorità che chiede e dà amore: c'è la luce che disegna le ombre. Per questo consiglio la psicoanalisi a tutti invitando a guardare la propria vera identità. Molti surrogano le domande fondamentali chiedendo consigli, assicurazioni, consolazioni e soprattutto illusioni; per questo lavorano molto astrologhi, cartomanti, guaritori e venditori di nuove religioni. La psicoanalisi, invece proprio a noi, cosiddetti normali, ci può aiutare veramente.
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