Mia Genova - Centro del Mondo -

Per Genova ho un pensiero.
Tra le tante cose dette o scritte su Genova può trovare spazio una dichiarazione che è poi, metaforicamente, l'espressione d'amore per un luogo dove noi viviamo, abbiamo casa e per questo identifichiamo con noi. Tutti noi.
"Ogni luogo è il centro del mondo" ha detto il Sioux Alce Nero; così anche Genova lo è, come lo è ognuno.
A Genova per strani giri passa sempre la Storia del mondo. Sotto le sue case, tanti uomini hanno sostato il tempo breve di un sospiro, tanti altri il tempo al passaggio della vita.
Sotto le sue persiane tante lingue hanno raccontato di storie incredibili: del Milione; di storie indicibili: di pestilenze e guerre.
Sotto i suoi tetti speciali suoni e alte parole hanno disegnando l'anima: Paganini, Verdi, Sbarbaro, Montale ...E che dire poi dei colori e pensieri forti? Di Van Dyck, Nietzsche, Mazzini? Quanti natali, poi si son persi nel mondo? Date dimenticate in case, ora vuote o anonime, di chi nome ha fatto lode ...E quello stesso mare che la bagna è una strada che porta lontano.
E' proprio per questo mare che Genova, pur persa su una sponda, una riva troppo grande, ha centro.
Per quei monti a coprire, ad inscatolare, a preservare quella misteriosa natura che è il mare, Genova ha consapevolezza di se: sà che in questo c'è il Tutto come memoria.
Non è un'idea alchemica o metafisica, è un'idea molecolare, omeopatica: è la sostanza del ricordo.
Provate ad immergere una qualunque cosa in mare, questo non la scorderà più. Di più avrà la capacità di trasportare questo ricordo nei posti più lontani che lo stesso mare tocca.
Così Genova ha coscienza. Così Genova è centro del mondo: per quei suoi piedi a bagno, per quell'acqua sporca che defluisce a mare, per quel suo vivere in affanno e deliziarsi in un rosso tramonto.
Genova è così, per il centro del mondo, in ogni luogo.

Giorgio Boratto

Pubblicata dal Secolo XIX il 20 febbraio 1997

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