La mia gatta insegna

La mia gatta insegna. Pare si annoi, invece sogna. Sta ferma immobile per ore, ma lei è altrove: attraversa campi, sale su alberi, rincorre rane, topi e uccelli. Vive. Vive sul divano e non vuole essere scostata. Il centro è suo, io sto sul bracciolo, ma ci sto poco, mi muovo; passo dalla cucina alla camera, cerco qualcosa poi esco e al ritorno la mia gatta è sempre lì: quel posto se l'è proprio guadagnato. Ora mi siedo, senza disturbarla, vicino; la mia gatta muove appena, appena il capo e pare mi dia un cenno di approvazione. Chiudo gli occhi insieme a lei e sto fermo immobile. Un "ron ron" mi saluta, sono ben accetto. Che bello…Ritrovo pensieri preludio di sogni; ritrovo i piedi che, paradossalmente strausati, avevo dimenticato. Fermo e immobile ritrovo il "napoletano" o meglio il "messicano con sombrero" e tutto si ferma. Ho bisogno di qualcosa? No, la mia gatta insegna ad assaporare il dolce far niente. Fermiamoci tutti un po'; abbandoniamo i nostri piccoli rituali quotidiani e… Ecco di che cosa abbiamo bisogno: di tempo per noi.
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